Dopo i tumulti contro il G20 ad Amburgo lo Stato tedesco ha dato inizio ad una nuova campagna repressiva contro „gli autonomi“. Nell’estate 2017 il ministero degli interni ha proibito la piattaforma d’informazione della sinistra radicale llinksunten.indymedia.org e il 25 agosto ha fatto perquisire numerosi appartamenti e il centro sociale autogestito KTS Freiburg. Da allora il sito non é piú esistente.
Numerosi processi sono in corso contro questi provvedimenti. Lo stato di suo conto intenta ampie indagini per criminalizzare una presunta „associazione a delinquere“ nella regione di Freiburg. Linksunten é stata dichiarata illegale a base del diritto amministrativo tedesco. La censura di Indymedia linksunten é un ulteriore inquietante passo verso piú controllo e meno libertá. In tutta Europa come ultimamente in Francia vengono introdotte o rafforzate nuove leggi sulla censura, le perquisizioni elettroniche e di polizia.
Indymedia linksunten, un mezzo importante per i movimenti sociali, non scomparirá inosservata e la sua idea certamente persisteranno. Nel corso delle repressioni dopo il G20 di Amburgo, la mancanza di un sito di qualitá comparabile é stata notevole. Alle vittime delle indagini della polizia di Amburgo e di piú di 80 perquisizioni in Germania e all’esetero dopo la censura non é stato piú possibilie fare reciprocamente riferimento. L’attivismo mediatico autonome nel mondo germanofono é sottoposto ad un controllo statale intensificato. La costante crescita della repressione contro la sinistra agisce in armonia con le tesi populistiche della destra intenta a proteggere il capitale dal „terrorismo“. Con proibizioni, battute e razzie internazionali,la repressione dopo il G20 di Amburgo ha raggiunto un nuovo livello. Per leggittimare l’ampliamento delle competenze poliziesche lo stato tedesco e la cittá di Amburgo con l’aiuto di numerosi „media“ trasformano i movimenti emancipatori in „violenza nera“.
In occasione dell’anniversario delle perquisizioni a Freiburg vogliamo far vedere che non ci metteranno a tacere e che la nostra solidarietá é piú forte della loro repressione. Invitiamo gli amici e le amiche, i compagni e le compagne vicini*e e lontani*e a fare azoni piccole o grandi, silenziose o rumorose per dimostrare che non resteremo senza risposte di fronte a nuove censure o leggi liberticide.
Solidali contro le proibizioni! Scendete in strada il 25 agosto! DIY contro lo stato!